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I personaggi

Cappellini, Giacomo

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Giacomo Cappellini nacque a Cerveno (Brescia) il 24 gennaio 1909. Ottenuto il diploma magistrale, dopo aver combattuto in Libia nel 1937, tornò al paese per fare maestro. A seguito dell’Armistizio organizzò con alcuni giovani una delle prime formazioni partigiane operanti sulla Concarena e nella zona di Lozio.

L’efficacia dell’azione partigiana del gruppo Cappellini, inquadrato nella divisione Fiamme Verdi “Lorenzini”, spinse il Tribunale speciale a spiccare contro di lui un ordine di cattura con l’accusa di far parte di bande armate e di aver concorso alla morte di un capitano e di cinque militi della Guardia Nazionale Repubblicana. Il 21 gennaio 1945 fu ferito e quindi catturato dalla GNR durante un rastrellamento. Condotto a Brescia nel Castello, finì rinchiuso nel torrione della Mirabella; qui Cappellini scrisse ai fratelli diverse lettere, successivamente raccolte in volume. Dopo due mesi di prigionia e di sevizie venne sottoposto a un processo-farsa che si apre e si chiude in poche ore, il 24 marzo 1945: in quello stesso giorno venne fucilato nel Castello di Brescia.

È stato insignito della medaglia d’oro al valor militare alla memoria nel 1945.

I personaggi

In questa sezione sono raccolte le schede biografiche dedicate ai più importanti personaggi legati ai gruppi partigiani delle Fiamme Verdi.

Almici, don Giuseppe

Difensore strenuo delle caratteristiche originarie e autentiche del movimento cattolico,

Bazoli, Stefano

Tra gli esponenti più ascoltati dell’opposizione al fascismo, Stefano Bazoli

Bendiscioli, Mario

Figura di grande intellettuale della Resistenza bresciana, Mario Bendiscioli fu

Bulloni, Pietro

Noto come l’avvocato della Resistenza, Pietro Bulloni fu il difensore

Gatti, Ermes

Nativo di Milano, nel quartiere di Porta Genova, Ermes Gatti

Gelfi, Salva

Salva Gelfi nacque a Cividate Camuno (Brescia) l’8 luglio 1925,

Ragnoli, Romolo

Romolo Ragnoli (nome di battaglia Comandante Vittorio) nacque a Brescia