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Ricordo di Santa Dusi e Toni Doregatti di Maddalena Flocchini, “Violetta”

Barbaine_2015-10-11-37
Maddalena “Violetta” Flocchini

Cara Santa,
sento fortemente il desiderio di ricordarti e lo faccio qui: in Barbaine, luogo sacro e caro ad entrambe, dove tante volte ci siamo ritrovate ricordando i momenti tristi e felici nei quali abbiamo condiviso l’ esperienza dei “Ribelli per amore”.
Parlo in presenza del labaro delle Fiamme Verdi, che testimonia prima di tutto il tuo impegno speso a rischio della vita per concorrere a costruire, dopo gli anni oscuri del fascismo, una società più giusta, dove ognuno potesse liberamente disporre del proprio presente e futuro.
Ed è stato grazie a persone come te che questo sogno si è realizzato. Tu ci richiami le donne valsabbine e le molte altre dei diversi luoghi d’Italia, delle città, delle pianure, delle colline, delle valli e delle montagne, che, superando la paura del rischio, hanno unito la sensibilità femminile alla ferma determinazione all’azione.
La fierezza del tuo carattere, fatto di concretezza e di non molte parole, richiama questo nostro paesaggio della Pertica, un po’ aspro ma di grande bellezza, che ti ha visto crescere.
Il piccolo borgo di Forno d’Ono, lo sfondo della Corna Blacca, che ha ospitato i primi raduni dei Ribelli per amore, la saggia semplicità dei tuoi genitori, hanno certamente influito sulla tua visione della vita fatta di decoro e di valori democratici.
Giovane maestra a Presegno, sei venuta a contatto con quei ribelli che dalle montagne progettavano la riscossa, condividendo l’ idea che la dignità delle persone andava riconquistata e che era giusto lottare per questo.
Hai incontrato Ennio, un giovane affascinante, il Comandante Toni della Brigata Giacomo Perlasca, e vi siete sposati.
Il vostro matrimonio, celebrato il 21 gennaio del 1945 nella chiesa di Presegno, ha assunto l’alone di un’intensa poesia per dirci che gli affetti, nella loro intensità, si mostrano ancora più forti ed attraenti nei momenti difficili.
E non può essere che così perché la forza dell’amore supera ogni difficoltà ed ogni accidente della vita. E certamente c’è una regia d’amore nel fatto che hai chiuso gli occhi alla vita proprio nell’anniversario del tuo matrimonio.
La Resistenza ti ha segnato la vita e ti ha molto arricchita nello spirito e, per questo, finchè sei vissuta, hai potuto valutare meglio gli avvenimenti con occhio vigile ed attento.
Arrestata, portata all’albergo Milano di Idro e poi nelle carceri di Brescia, minacciata, percossa violentemente a più riprese, non hai parlato preservando molti dal rischio della cattura. Hai mostrato tutto il tuo carattere, robusto come le nostre montagne, e una forza ancora più grande, quella di credere in valori per te fondamentali.
Quando, liberata, sei tornata a Forno d’Ono il parroco ha fatto suonare le campane come si fa per le feste grandi. Questo a significare il vero sentire delle piccole comunità della montagna di fronte alle tristi vicende di quel periodo.
Dopo la guerra, hai proseguito il tuo percorso umano, qualche volta interrogandoti per renderti conto se i valori, per i quali avevi sofferto, fossero veramente attuati e rispettati ed hai incontrato qualche boccone amaro.
Non ti sei però persa d’animo.
Insieme al tuo Toni, hai intensificato la presenza nelle scuole dove avete raccontato la vostra esperienza resistenziale. So per certo che lo avete fatto con fascino, coinvolgendo intensamente gli studenti.
Le vostre parole, espresse senza enfasi ma colme di passione e calore umano, lasciavano chiaramente intendere che la vostra azione era mossa unicamente dall’amore per la libertà, e dalla visione democratica della società.
Ho sentito dire una volta che la cosa più importante che una persona lascia è il ricordo, in esso c’è il riassunto della nostra vita con il bene ed il male, gli ideali e le aspirazioni in cui abbiamo creduto e cosa abbiamo fatto per realizzarli. Ebbene Santa; Tu, e lascia che aggiunga anche Toni, avete lasciato un grande ricordo, quale solo chi ha vissuto con dirittura morale e coerenza può lasciare. Questo ricordo sarà un insegnamento ed un dono prezioso che rimarrà nel cuore di tutti.

Ciao Santa, Ciao Toni.

Maddalena “Violetta” Flocchini

Chiesa dei morti di Barbaine, Livemmo di Pertica Alta (Brescia), 11 ottobre 2015