Domenica 17 dicembre 2023 a Lovere è stato ricordato l’80° anniversario dell’eccidio dei 13 Martiri partigiani, fucilati dai fascisti nel centro sebino il 22 dicembre 1943.
Alle 8:30, presso il Santuario delle Sante Bartolomea e Vincenza, don Alessandro Camadini ha celebrato la Santa Messa di suffragio per i Caduti. Alle 9:45 i partecipanti si sono trovati presso il monumento ai Partigiani, prospicente il lago, per la posa di una Corona ed il saluto da parte dei Rappresentanti dell’ANPI di Bergamo e di Brescia. La Banda Musicale di Lovere ha intrattenuto i presenti con l’esecuzione dell’inno nazionale durante l’alzabandiera, Bella, Ciao e altre canzoni partigiane.
Si è poi formato il corteo composto da numerosi cittadini, dai rappresentanti delle Amministrazioni locali e delle Associazioni (ANPI e Fiamme Verdi) presenti con gonfaloni, labari e bandiere, con alla testa il corpo bandistico, dopo una sosta e la posa di una corona sulla lapide in Piazza Tredici Martiri che ricorda l’eccidio, il corteo si è avviato verso Piazza Vittorio Emanuele II, dove il Gruppo Teatrale Silence Theatre ha rappresentato la storia della fondazione della 53a Brigata Garibaldi. Il corteo è poi proseguito verso il cimitero dove altre corone sono state posate sul monumento dei fratelli Pellegrini (Falce e Martello) e sul monumento dedicato ai 13 Martiri. La Cerimonia si è conclusa con gli interventi di Giorgio Faccardi dell’ANPI di Lovere, del Sindaco Alex Pennacchio e di Tamara Ferretti della Segreteria Nazionale ANPI.
Questi, in breve, i fatti accaduti ottant’anni fa: nel novembre 1943, dopo un furto all’ILVA di Lovere e uno scontro a fuoco alla sede del Fascio, dove persero la vita il podestà Paolo Rosa e il segretario Giuseppe Cortesi, i fascisti attuarono un feroce rastrellamento, che portò la cattura di tredici partigiani rifugiati sui monti di Lovere, subito incarcerati e barbaramente torturati. Prelevati dal carcere il 22 dicembre, sei furono fucilati tra Poltragno e Sellere, gli altri sette nei pressi dell’attuale caserma dei carabinieri di Lovere, perché la Direzione ed i Lavoratori dell’ILVA si opposero al tentativo della fucilazione davanti alla fabbrica. I partigiani sfuggiti al rastrellamento dettero vita alla 53a Brigata Garibaldi.
Nell’eccidio persero la la vita: Francesco Bessi, 18 anni; Giulio Buffoli, 41 anni; Salvatore Conti, 21 anni; Andrea Guizzetti, 19 anni; Eraldo Locardi, 23 anni; Vittorio Lorenzini, 18 anni; Guglielmo Giacinto Macario, 18 anni; Giovanni Moioli, 17 anni; Luca Nitckisc, 23 anni; Ivan Piana, 19 anni; Giuseppe Ravelli, 20 anni; Mario Tognetti, 21 anni; Giovanni Vender, 17 anni.