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I 75 anni dall’uccisione dei partigiani “Caduti di Campelli”

Sono passati 75 anni dall’uccisione dei partigiani “Caduti di Campelli” Marioli Giacomo, Cotti Cottini Antonio , Pedersoli G. Battista, colti di sorpresa il 24 giugno 1944 nella malga sui monti di Gianico, dalle truppe fasciste guidate da una solerte spia informata dell’ospitalità offerta dal pastore Cotti Cottini Antonio di Piazze detto “maiahèc”, ai Partigiani fermatisi nella sua cascina, per la notte, con l’intento di raggiungere i compagni, il giorno seguente.

Come ogni anno, l’Associazione delle Fiamme Verdi, l’ANPI, di Vallecamonica insieme ai Comuni di Gianico, Artogne, PianCamuno, Darfo Boario Terme, Esine in collaborazione con le Sezioni di Vallecamonica dei Combattenti e Reduci, i Gruppi Alpini, l’Associazione Nazionale Ex Internati in occasione del 75° anniversario hanno organizzato una manifestazione per ricordare ed onorare i “Caduti di Campelli”.

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Sul prato antistante la Malga Campelli sulla quale spicca la Targa ricordo dei caduti, Domenica 30 Giugno 2019 alle ore 10 si sono radunati i partecipanti. Alla presenza del Sindaco di Gianico Mirco Pendoli accompagnato dall’Assessore Viviana Bonetti; del sindaco di Darfo Boario Terme Ezio Mondini; dell’Assessore Priscilla Ziliani per il Comune di Pian Camuno; di Nicola Donina Assessore al Comune di Esine e dell’Assessore della Comunità Montana Emilio Antonioli; Ravelli Damioli Roberto delle Fiamme Verdi ha aperto la cerimonia. Una nota di colore e di gioia l’hanno portata i Ragazzi delle scuole elementari di Gianico, in questi giorni ospiti della colonia montana del Comune che hanno accompagnato con la musica ed il canto i passaggi più significativi della S. Messa.

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Padre Mario Bongio, Frate del Convento dell’Annunciata di Piancogno, ha celebrato la S. Messa in suffragio dei Caduti di Campelli e di tutti i caduti della guerra di Liberazione. A seguire la benedizione e la posa della corona in onore ai Caduti, il saluto del Sindaco di Gianico e la commemorazione Ufficiale a cura di Giorgio Faccardi dell’ANPI Bassa Vallecamonica/Alto Sebino.

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