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Gli Scout del Nord Italia dialogano a Barbaine con Elsa Pelizzari, la staffetta “Gloria”

Ascoltiamo, a Barbaine, i racconti di Elsa Pelizzari, nome di battaglia Gloria.

Una ventina di ragazzi fra i sedici e i vent’anni, appartenenti all’Agesci (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani) e provenienti principalmente dal Nord Italia, si ritrova, il 5 e il 6 marzo del 2016, “sui monti ventosi” della Val Sabbia per vivere due giorni incentrati sul tema della Resistenza.

Il tempo ci aiuta con una nevicata che imbianca le montagne, ma che non impedisce lo svolgersi dell’attività.

Elsa racconta con semplicità e leggerezza e questo ci commuove. Si ricorda della fame, della paura, della fatica, eppure, ci dice: “Non si poteva fare altrimenti”. Non c’è in lei la minima esitazione nel dichiarare quale fosse allora la strada da prendere, per quanto difficile e spaventosa.

Questa testimonianza così intensa ci permette di parlare di libertà, di autonomia di pensiero, di impegno civile. La sera si riflette con un momento di veglia: letture, canti e racconti ci aiutano a rivivere le storie di tanti giovani partigiani, entusiasti, coraggiosi e coerenti, tanto vicini per età ai nostri ragazzi. La Preghiera del Ribelle conclude la serata.

Il passo successivo è quello, partendo dai Principi Fondamentali della Costituzione, di scoprire quanto ci provochino e siano, ancora oggi, attuali. E i ragazzi riflettono, si confrontano, si impegnano con azioni concrete da attuare sul loro territorio e prese di posizione forti riguardo a valori come coerenza e sincerità.

Scostare la neve dai cippi del Monumento ai Caduti accanto alla Chiesetta di Barbaine  e pronunciare ad alta voce i nomi dei giovani della Brigata Perlasca diventa un momento serio e importante da cui partire, per sognare un mondo più giusto.

Cosicché Emi, Giacomo, Luigi e gli altri non siano caduti invano.

(L. A.)