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Gli alunni del Liceo “Arici” sulle tracce di Tita Secchi. Una testimonianza

Il partigiano Tita Secchi
Il partigiano Tita Secchi

Venerdì 18 settembre le classi liceali dell’Istituto Cesare Arici di Brescia si sono recate al passo del Maniva per trascorrere, come tradizione d’ inizio anno, una giornata tra la natura, al di fuori della solita aula di scuola, e così iniziare ufficialmente il nuovo anno scolastico.

Una volta arrivati in cima al passo, dopo un faticoso viaggio in pullman tra i tortuosi tornanti, al di sotto di un limpidissimo cielo, alunni e professori si sono diretti verso Cima Caldoline procedendo in gruppo sulla strada sotto il Dosso Alto, che permetteva di vedere un fantastico panorama della Val Trompia, e poi su un facile sentiero tra i mughi.

Dopo circa un’ora di rilassante passeggio, i ragazzi sono giunti in un interessante angolo di natura che forniva non solo una capanna, dedicata a Tita Secchi, nella quale rifocillarsi al riparo di una fredda brezza anticipatrice dell’autunno, ma anche un piccolo altare dove è stata celebrata la santa messa, che è stata per un attimo interrotta dall’incursione di alcune caprette.

Alla fine della celebrazione, i ragazzi hanno ricordato la figura di Tita Secchi, valoroso ed eroico partigiano bresciano, ascoltando la lettura di una sua breve biografia. Allievo di quello che allora era chiamato il Collegio Cesare Arici, Giovanni Battista all’età di 29 anni organizzò con alcuni suoi compagni un gruppo partigiano e divenne nel maggio del 1944 comandante del distaccamento S2, che entrò a far parte della brigata “G. Perlasca” delle Fiamme Verdi. Nell’agosto dello stesso anno, trasferitosi al Paio Alto sotto la Corna Blacca, fu catturato dai tedeschi il 26 agosto. Il 31 agosto fu tradotto nel carcere di Brescia e, nonostante la possibilità di un riscatto, lasciò che i tedeschi lo fucilassero assieme ad altre cinque Fiamme Verdi nella caserma Ottaviani a Brescia il 16 settembre 1944.

Dopo il pranzo al sacco, che alcuni di noi hanno consumato nella piccola, ma confortevole capanna al riparo dal freddo, i ragazzi sono tornati ai pullman che li hanno riportati in città.

Temistocle Cherubini
Classe V liceo classico Cesare Arici, Brescia