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Intervento di Roberto Bondio (FF.VV.) alla manifestazione di Croce di Marone, 6 novembre 2016

Il monumento partigiano a Croce di Marone
Il monumento partigiano a Croce di Marone

In occasione della Commemorazione di Croce di Marone, che come ogni anno ricorda la prima battaglia della Resistenza bresciana, Roberto Bondio (FF.VV.) ha portato il seguente pensiero di saluto e di ricordo della partigiana Tina Anselmi:

Buongiorno a tutti e grazie di cuore all’Anpi che anche quest’anno ha organizzato questa importante commemorazione.

Insieme ai saluti dell’Amministrazione Comunale di Gardone Val Trompia voglio condividere con voi il ricordo di una grande donna, partigiana e servitrice delle Istituzioni che è scomparsa pochi giorni fa: Tina Anselmi.

Un esempio luminoso di impegno civile e politico per tutti i cittadini e per tutti coloro che rappresentano lo Stato.

È Lei che ci ha insegnato che “Per cambiare il mondo bisogna esserci”.

Esserci non è solo essenziale, è necessario.

Esserci dipende da ognuno di noi ed è un’assunzione personale di responsabilità che pretende una testimonianza viva.

È quindi fondamentale oggi, su questa montagna, la nostra presenza di cittadini, associazioni e Istituzioni.

Uniti per il ricordo. Uniti per il futuro e l’avvenire.

Uniti per riflettere su quel bene prezioso e mai scontato che i ribelli per amore ci hanno consegnato. Quel bene prezioso che si chiama democrazia.

Ed è con le parole di Tina Anselmi che voglio con voi riflettere su quanto la democrazia sia importante ma altrettanto difficile e ostinata, bisognosa di attenzione e cura:

“La nostra storia ci dovrebbe insegnare che la democrazia è un bene delicato, fragile, deperibile, una pianta che attecchisce solo in certi terreni, precedentemente concimati, attraverso la responsabilità di tutto un popolo. Dovremmo riflettere sul fatto che la democrazia non è solo libere elezioni, non è solo progresso economico. È giustizia, è rispetto della dignità umana, dei diritti delle donne. È tranquillità per i vecchi e speranza per i figli. È pace.”