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Il saluto delle Fiamme Verdi ad Agape Nulli Quilleri

Cara Agape,

è tremendamente difficile dire addio a qualcuno a cui si vuole bene.

In questi giorni in molti hanno detto, scritto, ricordato chi eri.

Anche noi abbiamo provato a raccontare ciò che sei stata per le Fiamme Verdi, ciò che hanno rappresentato per noi le tue azioni, le tue parole, il tuo pensiero, il tuo esempio.

Abbiamo anche pensato, conoscendoti da vicino, che tutto questo clamore – la ribalta dei giornali, delle TV, delle interviste, delle dichiarazioni – forse ti avrebbe stancata, persino infastidita: non amavi metterti in mostra, e anzi ti schernivi, cercavi di ricondurre tutto a poche, semplici cose.

Cose vere, cose che contano. Cose che chiamiamo Idee e  Valori, che sono i pilastri della nostra società.

Ma per te, le idee non potevano essere separate dalle persone. Non c’era separazione tra le persone e i valori che esse incarnavano: perché i valori non esistono astrattamente, senza le persone. Le idee camminano sulle gambe delle donne e degli uomini, e tu lo sapevi bene.

E sapevi che, nella vita, arriva per tutti il momento di “far fare” ai valori un pezzo di strada.

Si può farlo per senso del dovere, oppure per convinzione; e si può farlo per passione.

E la passione richiede che ci sia il cuore aperto e pronto; chiede che ci sia spazio per “voler bene”.

Ecco perché era facile capirti, ascoltarti, seguirti, prenderti come esempio.

Perché si capiva subito che quel che dicevi era anche ciò che vivevi: pienamente, convinta mente, con l’entusiasmo e la forza della mente e del cuore.

Non lo facevi perché “ti toccava farlo”; non lo dicevi “perché bisognava dirlo”. Facevi e dicevi ciò che pensavi fosse il bene.

Anche quando era scomodo, anche quando andava contro le convenzioni, la retorica, le convenienze.

Lo facevi, perché sapevi voler bene.

Hai voluto bene all’Italia, senza mai cedere alle lusinghe del nazionalismo.

Hai voluto bene alla Resistenza, senza mai pensare di farne una bandiera politica.

Hai voluto bene alla tua famiglia, semplicemente e con tutto il cuore, senza chiedere nulla in cambio.

Hai voluto bene alla tua città, e ti sei donata con impegno per renderla un posto migliore.

Hai voluto bene ai giovani, con i quali parlavi con facilità, con schiettezza, con allegria ed entusiasmo; senza metterti in cattedra, semplicemente condividendo le tue esperienze e le tue convinzioni.

Hai voluto bene alle tue Fiamme Verdi, e le tue Fiamme Verdi ti hanno voluto bene.

Ti abbiamo voluto bene, Agape.

Non solo perché sei stata la nostra presidente per dieci anni.

Non solo perché sei stata una partigiana straordinaria, giovane tra i giovani, per tutta una vita.

Ti abbiamo voluto bene perché ci hai insegnato che da soli non si va da nessuna parte. Che per andare avanti bisogna camminare insieme, con sincerità e con rispetto per l’altro.

Ti abbiamo voluto bene perché ci hai insegnato che per capire dove si sta andando, occorre prima sapere da dove si viene.

Ti abbiamo voluto bene perché ci hai insegnato a testimoniare la Resistenza senza truccare le carte, senza mettere «le brache alla storia», come ti piaceva dire, citando Benedetto Croce.

Ti abbiamo voluto bene perché ci hai permesso di specchiarci nella tua esperienza e ci hai fatto sentire meno soli, meno impotenti, meno confusi nel nostro quotidiano.

Ti abbiamo voluto bene perché non ci hai detto “fate come dico io”, ma ci hai spinto a “fare insieme”.

Ti abbiamo voluto bene perché ci hai saputo dimostrare che il perdono è la chiave per vincere le battaglie che contano davvero nella vita; perché ci hai insegnato che la vera libertà è nelle mani di chi sa far trionfare la pace sulla violenza e sulla bestialità.

Ti abbiamo voluto bene perché ci hai spiegato che tutti, anche noi, qui, oggi, possiamo diventare donne e uomini giusti, come Poldo, l’ultimo giovane martire della Resistenza bresciana.

Sei stata una donna straordinaria, Agape, e ti abbiamo voluto bene. Continuiamo a volerti bene. Continueremo a volertene.

Ci hai lasciato un’eredità impegnativa, e cercheremo di esserne degni.

Da lassù, mentre ci guardi e ti schernisci ascoltando i nostri discorsi, abbi ancora un po’ di pazienza e facci certi, con uno dei tuoi meravigliosi sorrisi, che non ci abbandonerai. Che continuerai a volerci bene e a indicarci la strada per essere migliori, ogni giorno.

Grazie, Agape.

Contiamo ancora, come sempre, su di te.

 

Le tue Fiamme Verdi

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