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Gli scout Agesci incontrano Elsa Pelizzari a Barbaine

Una testimonianza autentica.

Tra il 4 e 5 marzo del 2017 ci ritroviamo, per il terzo anno consecutivo, a Barbaine, in Val Sabbia, per vivere due giorni di memoria e di riflessione sul tema della Resistenza.

Dieci giovani scout dell’Agesci (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani) ascoltano la testimonianza di Elsa Pelizzari, la staffetta Gloria, e con lei si confrontano. Elsa ci racconta di come, tanti anni fa, appena quattordicenne, scelse di intraprendere la strada pericolosa e difficile della Resistenza; si ricorda della fame, della paura e della guerra che le ha rubato la giovinezza e infine ci esorta a lottare per la libertà. Alla domanda: “Si può fare ancora Resistenza oggi?” risponde sicura di sì, per esempio con un impegno costante e consapevole per la verità e per la giustizia.

La sera rielaboriamo gli stimoli ricevuti attraverso letture, canti e riflessioni; parliamo di libertà e ci impegniamo a non darla mai per scontata. Ci aiutano in questo i ricordi autobiografici di Miriam Mafai e la Preghiera del Ribelle conclude la serata.

La domenica mattina ci spostiamo verso la Chiesetta dei Morti di Barbaine e non possiamo non fermarci al Monumento ai Caduti. Ad uno ad uno pronunciamo ad alta voce i nomi dei giovani della Brigata Perlasca, per non dimenticare e perché, dal loro sacrificio, si possa ripartire e ricostruire. Dopo le testimonianze diventa infatti necessario passare all’azione: chiediamo allora ai nostri ragazzi di fare delle scelte politiche e di pensare ad un impegno concreto da portare avanti una volta tornati a casa.

“Ed ora tocca a me!”: noi li provochiamo e loro rispondono. Qualcuno pensa alla prossima Assemblea di Istituto della sua scuola, durante la quale affrontare il tema della Resistenza e più in generale della Libertà, qualcun altro ad una lezione in classe sulle Fiamme Verdi, altri ancora sottolineano l’importanza dell’informazione critica e della partecipazione attiva.

Quando poi giunge il momento di salutare Barbaine e “i suoi monti ventosi”, la mente vola veloce alle parole di Pietro Calamandrei a proposito del luoghi dove è nata la nostra Costituzione e il pensiero va riconoscente a quei giovani “ribelli per amore” che ci hanno regalato la libertà.

“Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità della nazione, andate là, o giovani, col pensiero, perché là è nata la nostra Costituzione”.

Lucia Anni

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Alcune immagini “rubate” dell’incontro:

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Ascoltando Elsa
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In “formazione”!
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Selfie con la staffetta
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Pietro e Alberto, responsabili del progetto Scout-FF.VV.
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Abbracciati al “ribelle”…