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Omaggio a Don Carlo Comensoli

 

Il primo Giovedì del mese di Giugno, ogni anno, il Comitato permanente per la celebrazione del 25 Aprile in collaborazione con ANPI – Fiamme Verdi – ANEI, organizza il raduno e la posa di un omaggio floreale sul monumento a Don Carlo ed alle Fiamme Verdi. Di seguito, la salita al Colle Barberino dove, alla Chiesa di Santa Maria del Ribelle viene celebrata una Santa Messa di suffragio per i Caduti e quelli “andati avanti”.
Hanno partecipato all’incontro le Associazioni Promotrici con i Labari e le bandiere, l’Ass. Arma Aeronautica e i Gruppi Alpini locali, con le loro insegne.
Quest’anno, la posa dell’omaggio floreale è avvenuto alla presenza del Sindaco di Cividate Camuno Cirillo Ballardini il quale ha ringraziato le Associazioni che promuovono questi momenti di doverosa memoria per onorare e ricordare chi ha combattuto per sconfiggere le dittature, in particolare ha ricordato il ruolo della Popolazione per l’aiuto fornito alle formazioni dei Ribelli e di don Carlo che non ha esitato a mettere a disposizione la Canonica facendone sede del Comando delle Fiamme Verdi e centro di promozione Religiosa, Civile e Culturale.
Monumento a Don Carlo

Monumento a Don Carlo

 

Chiesetta di Santa Maria del Ribelle Sacrario dei Caduti della Resistenza

Chiesetta di Santa Maria del Ribelle Sacrario dei Caduti della Resistenza

Ricordo dei caduti di Pratolungo

Come ogni anno, nella ricorrenza dell’80° anniversario della BATTAGLIA DI PRATOLUNGO (08 Dicembre 1943), la prima in Vallecamonica dopo l’occupazione nazista che segna l’inizio della riscossa del Popolo Italiano, le associazioni partigiane, d’arma in congedo e le amministrazioni comunali, rinnovano e onorano la memoria del colonnello FERRUCCIO LORENZINI e dei caduti dei quella tragica battaglia.

Partecipano alla commemorazione L’Ass. Nazionale Partigiani d’Italia – L’Ass. Fiamme Verdi Vallecamonica – L’Ass. Naz. Ex Internati, in collaborazione con i Comuni di Angolo Terme – Borno – Darfo Boario Terme; e la partecipazione delle Associazioni: Combattenti e Reduci – Mutilati e Invalidi; I Gruppi: Alpini di Angolo – Borno – Darfo Boario Terme

 

Deposizione della corona di fiori

Deposizione della corona di fiori

 

Silenzio per i caduti

Silenzio per i caduti

78º anniversario della Liberazione festeggiato il 30 Aprile a Malegno

Il 78º anniversario della Liberazione è stato festeggiato il 30 Aprile a Malegno, in forma intercomunale, hanno partecipato i comuni di: Berzo Inferiore, Bienno borgo di Prestine, Borno, Cividate Camuno, Esine, Lozio, Ossimo, Piancogno; le Rappresentanze delle Associazioni d’Arma in congedo con Labari e Bandiere. Il Comando dei Carabinieri e della Guardia di Finanza di Breno. La ricorrenza è stata organizzata dal Comune di Malegno insieme al Comitato Unitario per la celebrazione del 25 Aprile, dalle Fiamme Verdi, dall’ANPI, dall’ANEI.

 

Sindaci e alcuni partecipanti

Sindaci e alcuni partecipanti

Labari

Labari

25 APRILE 2023: IMMAGINI DA BRESCIA E PROVINCIA

Raccogliamo alcune immagini delle moltissime manifestazioni che si sono svolte a Brescia e provincia con la partecipazione delle Fiamme Verdi, in questo 78° Anniversario della Liberazione che ha visto una partecipazione straordinaria di istituzioni e popolo.

Un grazie di cuore agli oratori e alle oratrici della nostra Associazione e un ringraziamento ancora più grande alle cittadine e ai cittadini che hanno partecipato così numerosi a questa grandiosa Festa della Liberazione!

Piazza Loggia Brescia

Piazza Loggia Brescia

Bedizzole

Bedizzole

Gardone Val Trompia

Gardone Val Trompia

Mompiano (Brescia)

Mompiano (Brescia)

Vestone

Vestone

Provezze (Provaglio d'Iseo)

Provezze (Provaglio d’Iseo)

Manifestazione comprensoriale Alta Valle Camonica

Manifestazione comprensoriale Alta Valle Camonica

Appuntamenti per il 25 Aprile 2023 a Brescia e Provincia

Pubblichiamo di seguito le locandine di alcuni tra i numerosissimi eventi, celebrazioni e appuntamenti pubblici legati al 78° Anniversario della Liberazione – 25 Aprile 2023 sul territorio di Brescia e Provincia organizzati dalle Fiamme Verdi o che vedono coinvolte e impegnate le FFVV e la Federazione Italiana Volontari della Libertà.

Buona Liberazione a tutte e a tutti!

[in aggiornamento]

Incontro con le scuole a Breno per l’Anniversario della Liberazione

Il Comune di Breno in collaborazione con ANPI, Fiamme Verdi, ANEI e Gruppo Alpini ha organizzato anche quest’anno un incontro con i ragazzi e le ragazze delle terze medie dell’Istituto Comprensivo “Tonolini” per ricordare l’anniversario della liberazione di Breno dai nazifascisti, a opera dei combattenti della Brigata “Giacomo Cappellini” Fiamme Verdi.

Con gli studenti dell’Istituto Tonolini,  gli insegnanti e la vicepreside  Fulvia Salvetti, hanno partecipato anche una classe dell’ITIS Tassara-Ghislandi, accompagnata dal prof. Mensi, il luogotenente Massimiliano Addonisio, comandante della stazione dei carabinieri, il capitano Matteo Boarelli, comandante della stazione della Guardia di Finanza, il vicesindaco di Breno, Mario Pedersoli e l’assessore Anita De Zio, il parroco, don Mario Bonomi e alcuni cittadini di Breno e dintorni.

Presenti alla manifestazione delegazioni e Labaridelle Fiamme Verdi, dell’ANPI, dell’ANEI, dell’AVIS, della Croce Rossa, dell’Aeronautica, degli Alpini.

Dopo l’alza bandiera, ha preso la parola Luigi Mastaglia dell’Ass. Fiamme Verdi, in rappresentanza delle Associazioni partiane.

Ecco alcune immagini dell’evento:

La Bambina di Odessa – Incontro con Tiziana Ferrario e Cristina Franceschi

Nell’ambito delle iniziative per la Festa della Liberazione 2023, l’Istituto di Istruzione Superiore “Olivelli-Putelli”, la Commissione Scuola e Cultura “Ermes Gatti”, ANPI Vallecamonica e Lovere, Fiamme Verdi, ANEI, Ecomuseo della Resistenza in Mortirolo, CGIL Vallecamonica Sebino, Cisl Brescia Vallecamonica, con il patrocinio del Comune di Darfo Boario Terme, hanno organizzato due incontri, con la giornalista Tiziana Ferrario, conduttrice RAI e scrittrice, corrispondente da New York, che per il suo lavoro sui conflitti in Afganistan, Medio Oriente e Africa è stata nominata Cavaliere al Merito dell’Ordine della Repubblica dal Presidente Ciampi.

Ferrario è autrice del libro La Bambina di Odessa, presentato in dialogo con Cristina Franceschi, Presidente della Fondazione Roberto Franceschi Onlus, il 18 aprile, alle ore 20:30, presso il Cinema Garden Multivision di Darfo Boario Terme e il 19 aprile alle ore 10:00 nell’Aula Magna dell’Istituto “Olivelli-Putelli” per gli studenti. La sera del 18, circa 300 persone hanno partecipato all’incontro; il mattino del 19, circa 160 studenti, con il dirigente e i docenti dell’Istituto.

La Bambina di Odessa racconta la storia di Lydia Buticchi Franceschi; la protagonista attraversa uno dei periodi più turbolenti e tragici del 1900. Nasce a Odessa nel 1923 da papà Amedeo, che lì si era rifugiato per non finire nelle carceri fasciste, e dalla madre Lidia, italo-russa. Prende il nome della madre, morta misteriosamente pochi giorni dopo la sua nascita. Torna in Italia col padre, rimane orfana a 12 anni, dopo che questi è stato ucciso da un cognato, camicia nera fascista; cresce in orfanatrofio, partecipa alla Resistenza come staffetta partigiana, diventa insegnante, preside, madre di due figli (Roberto e Cristina). Roberto sarà assassinato con un proiettile sparato dalla polizia durante una manifestazione davanti alla Bocconi nel gennaio del 1973.
Una vita impegnata, appassionata e avventurosa, dalla battaglia resistenziale, a quella per l’emancipazione femminile, infine a quella contro lo Stato italiano per chiedere giustizia dopo la fine del Figlio Roberto durante gli scontri tra le forze dell’ordine e gli studenti della Bocconi. Il libro merita di essere letto, per i suoi contenuti di carattere storico, sociale e umano.

I diritti d’autore del volume  saranno devoluti alla Fondazione Roberto Franceschi Onlus, fortemente voluta da Lydia e dalla famiglia.

Appello per il 25 Aprile del Forum delle Associazioni Antifasciste e della Resistenza

Diffondiamo volentieri l’appello alla partecipazione attiva, festosa e consapevole promosso dal Forum delle Associazioni Antifasciste e della Resistenza:

Appello 25 Aprile

Buona Pasqua!

Care amiche e cari amici,

con questo mio messaggio vi giunga il più cordiale e fraterno augurio per una Santa Pasqua serena.

Siamo alla vigilia di una data importante per il nostro sodalizio: settantacinque anni or sono, il 16 aprile 1948, il Presidente della Repubblica Enrico De Nicola riconosceva lo status di Ente Morale alla Federazione Italiana Volontari della Libertà, che aveva preso le mosse come libera unione tra associazioni il 22 marzo di quello stesso anno, riconoscendole l’ufficialità e la dignità di organismo di interesse pubblico e nazionale che ancora oggi la connota e la contraddistingue.

In questo spirito di vigilia e di attesa, mentre ci apprestiamo a celebrare i misteri della Pasqua, non mancano nei nostri cuori due opposti sentimenti: un sentimento di orgogliosa gratitudine per i nostri Martiri, i nostri Combattenti e i nostri Fondatori, di cui ricordiamo l’impegno e il sacrificio sotto la guida di forti ideali, nella speranza in un futuro più giusto e nel desiderio di pace e fraternità (valori, a ben vedere, intrisi di spirito pasquale). Ma non possiamo nascondere un sentimento di preoccupazione per la situazione contingente: per la guerra sanguinosa che continua ad affliggere l’Europa; per la strage continua di poveri innocenti che, partiti per sfuggire alla violenza o alla guerra o per cercare un futuro migliore, più equo e umano, per sé e per i propri cari, annegano nelle acque dei nostri mari; per l’acuirsi della conflittualità sociale e politica, nella quale si contrappongono e si scontrano visioni non solo su come dovrebbe essere il futuro, ma anche su ciò che è stato e che ha rappresentato il passato glorioso di cui siamo testimoni e custodi.

Tornano in mente le ansie, le sofferenze e le speranze della Pasqua del 1944, quando i nostri partigiani e le nostre partigiane videro riaccendersi la ferocia degli arresti, dei rastrellamenti, delle aggressioni dei nazifascisti, determinati a cancellare non solo le azioni, ma financo le ragioni di quanti combattevano per la Libertà di tutti e di ciascuno.

Tra i frutti buoni che scaturirono da quella Pasqua di fatiche e di aneliti c’è uno dei doni più preziosi della storia morale e spirituale della Resistenza: la Preghiera del ribelle di Teresio Olivelli, scritta insieme a Carlo Bianchi. Un testo che raccoglie non solo le attese e le speranze, ma anche i disegni e i progetti per un futuro più giusto, più umano, più solidale e aperto, evangelicamente ispirato proprio perché contrapposto alle dottrine anticristiane del fascismo e del nazismo.

È con questa preghiera che voglio porgervi, a nome mio e di tutta la Giunta Federale, i migliori auguri per una Pasqua di Risurrezione non solo spirituale, ma anche morale e civile.

Auguri di vero cuore,

 

Roberto Tagliani 

 

Signore_facci_liberi      

Memoria che resiste. Rocco Ramus compie 100 anni

Siamo ormai alle porte del 78esimo anniversario della fine della seconda guerra mondiale e avere la possibilità di ascoltare in prima persona i racconti di chi quei giorni li ha vissuti sulla propria pelle è ormai sempre più raro. Il 28 marzo del corrente anno il nostro compagno Rocco Ramus e le Fiamme Verdi hanno colto l’occasione per festeggiare con lui questa ricorrenza così speciale. 

Rocco ha contribuito in prima persona a combattere il nazifascismo. Fu tra i primi ad unirsi alle formazioni partigiane nate in alta Vallecamonica e partecipò direttamente anche alle battaglie in Mortirolo. Raggiungere però quelli che sarebbero stati i suoi futuri compagni di ventura non sarebbe stato facile. Rocco ha infatti dovuto affrontare diverse difficoltà per poter rientrare a casa. Di rientro dal confine Francese dove la sua compagnia era dislocata si imbatterono nei pressi di Civitavecchia all’indomani dell’8 settembre nei tedeschi che presidiavano la zona. Durante il trambusto causato da quello scontro lui ed altri compagni riuscirono a sfuggire alla cattura. Saliti su un treno merci diretto verso nord. Purtroppo all’altezza di Reggio Emilia lui ed altri 150 militari vennero intercettati dai tedeschi e caricati tu un altro convoglio diretto in Germania per essere deportati. Lungo questo tragitto per Rocco ed altri suoi compagni riuscirono ad aprire il portellone del vagone dove erano stati stipati e saltando dal treno in corsa recuperarono per la seconda volta la libertà. Rientrato in Vallecamonica passando per il passo Crocedomini giunse a Breno e da li su fino a Mù (Edolo) dove alla notizia della nascita delle prime formazioni di partigiani vi si unì senza indugiare (per maggiori approfondimenti sulle sue vicende consigliamo l’intervista a cura di Luigi Mastaglia e Tullio Clementi al seguente sito: http://www.grandeguerraeresistenza.it/testimonianza-di-rocco-ramus/) 

In questi tempi dove la memoria di ciò che è stato è sempre più a rischio e si cerca ad ogni occasione di riscrivere la storia, poter ancora contare su qualche testimone diretto infonde in tutti i noi ancor più coraggio e sicurezza nel tramandare alle future generazioni il ricordo di questi uomini e delle loro azioni che nella loro umiltà e semplicità sono stati dei giganti. 

Un abbraccio di cuore al nostro Rocco Ribelle per Amore 

Nella foto da sinistra: Mario Madeo, don Tino Clementi, Rocco Ramus (partigiano), Federico Manzoni, Alvaro Peli , Ezio Gulberti

Nella foto da sinistra: Mario Madeo, don Tino Clementi, Rocco Ramus (partigiano), Federico Manzoni, Alvaro Peli , Ezio Gulberti

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